A motivo di una "storica" mancanza di adeguati spazi per le attività pastorali la parrocchia ha finalizzato un progetto adibito al recupero di un'area occupata da un edificio fatiscente, il vecchio Cinema Guido Guerra, per il quale si è proceduto alla completa demolizione. Il progetto individua gli elementi portanti di un percorso che si concretizza nella soluzione architettonica che si è voluto programmare per lo svolgimento di tutta l’attività pastorale parrocchiale.
L’edificio si presenta come un corpo di fabbrica compatto, pulito, caratterizzato lateralmente da un taglio orizzontale che definisce gli ingressi al piano seminterrati (lato destro) ed un ampia finestratura che incornicia il volume dei servizi (lato sinistro). Le due teste sono completamente “trasparenti”, perché la connotazione data al progetto è quella di un grande “cannocchiale visivo” che relazione il centro storico e la collina; l’edificio vuole essere al tempo stesso collettore di funzioni interne (parrocchiali/sociali/culturali) ed essere estremamente “permeabile” verso l’osservatore esterno, quasi elemento testimoniale delle attività svolte dalla comunità. Il rapporto fra interno/esterno definisce l’essenza del progetto, un rapporto giocato non soltanto sulle funzioni ma anche nella capacità di attrarre e di esporre le stesse funzioni.Questa coerenza di fondo si riconosce nella semplicità e nel rigore della fabbrica.Grandi aperture sulle facciate principali e laterali conferiranno all’edificio una buona illuminazione naturale che , se necessario verrà integrata con sistemi artificiali.
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